Nasce il Manifesto “Per un Turismo del lusso in Sicilia”

Tra gli obiettivi un marchio di garanzia, ampliare il turismo esperienziale e destagionalizzare i flussi turistici

Nasce il Manifesto "Per un Turismo del lusso in Sicilia"

Nasce il Manifesto “Per un Turismo del lusso in Sicilia“. Lanciato in occasione dell’ottava edizione di Taormina Gourmet vuole essere una base di partenza per creare un disciplinare condiviso in cui tutti gli attori della filiera possano collaborare per realizzare le migliori condizioni di crescita per un turismo di alta gamma.

Tra le priorità c’è la necessità di condividere un elenco di interventi da sottoporre alle istituzioni territoriali, regionali ma anche nazionali ed europee. Inoltre la creazione di un circuito e di un marchio connesso che identifichino i soggetti della filiera del lusso e rispondano ad un protocollo di qualità.

LE TEMATICHE

Nasce il Manifesto "Per un Turismo del lusso in Sicilia"

«Siamo sicuri di sapere cos’è la Sicilia e quante ne esistono? Ogni operatore per la sua competenza deve dare una risposta e agire di conseguenza individuando il suo target». Dice provocatoriamente il sindaco di Taormina, Mario Bolognari, all’apertura del Forum “Sicilia e turismo di lusso, un binomio possibile?”.

«Il concetto di lusso si è modificato. Oggi il lusso è rappresentato dalla possibilità di vivere il proprio tempo, l’esperienza, l’autenticità», sottolinea Giovanna Manganaro del Boutique Hotel Monaci delle Terre Nere. Tanti gli punti emersi dal dibattito, all’importanza di ampliare il turismo esperienziale alla necessità di ridurre il gap infrastrutturale.

Puntare sulla competenza delle risorse umane e sull’educazione delle giovani generazioni al rispetto dell’ambiente. Ma anche la necessità di destagionalizzare i flussi turistici rendendo la Sicilia una meta appetibile 12 mesi l’anno. Inoltre puntare sulla sostenibilità, vero lusso del futuro secondo molti, e l’alta qualità dell’offerta nell’intera regione.

IL NUOVO CONCETTO DI LUSSO

Se «la Sicilia è un lusso che non tutti si possono permettere», secondo Umberto Trani general manager Therasia Resort, vero è che il concetto di lusso si è ormai evoluto. Se anche una bottiglia di vino può essere ambasciatore della Sicilia, Salvatore Geraci, proprietario della cantina Palari pone l’accento sull’importanza di fare “vini di lusso”.

«Il lusso non è tanto il denaro ma soprattutto la conoscenza e la ricerca, che sono la chiave per accedere a certi piaceri. In questo senso – dice Geraci – anche un vino poco conosciuto può rappresentare un elemento di lusso».

La nuova definizione di lusso non è semplice. A sottolinearlo è Canzio Marcello Orlando, Ceo di Feedback. «Pensiamo ai millennians – dice – ovvero a quei quarantenni che guadagnano molto, spendono molto, vengono da Paesi evoluti. Cosa cercano? Il lusso è un concetto relativo ed è per questo che dobbiamo costruire un’offerta tailor-made. Offerta fatta di beni culturali vissuti in maniera diversa, esperienze uniche nelle cantine, in angoli incontaminati, in luoghi straordinari e poco conosciuti».

Nasce il Manifesto "Per un Turismo del lusso in Sicilia"

Il lusso è cambiato tantissimo per Massimiliano Puglisi, general manager del Grand Hotel Timeo. «Prima era sinonimo di esclusività o di sfarzo, ora è molto più accessibile. Ed è ora che dobbiamo essere uniti e lungimiranti. Investire sulle persone e realizzare quello che una volta mi disse un cliente: vorrei tornare a casa arricchito umanamente».

LE PROBLEMATICHE

Una delle urgenze è la competenza secondo Michele Zappalà, presidente del porto Marina di Riposto. «Abbiamo necessità – afferma – di avviare un percorso che ci porti ad avere tanta competenza delle aziende che lavorano nel turismo».

«Vanno cancellate le distonie tra settore privato e pubblico – afferma Doriana Briguglio, tour operator L’Isolabella -. Bisogna implementate le infrastrutture, cancellate le montagne di spazzatura ma anche la carta gettata a terra. Bisogna lavorare su tre fronti: educazione nei confronti di chi vive sul territorio, organizzazione dei servizi da parte delle amministrazioni, comunicazione dell’identità di destinazione di lusso».

«Cosa manca? Il networking e la formazione di risorse umane», sottolinea Francesco Diana, Artemis Group Founder Yacht Services.  Dal turismo via mare a quello via cielo con Francesco D’Amico, direttore commerciale Sac, Aeroporto di Catania: «La forza della Sicilia è dirompente rispetto a quella dei singoli territori. Bisogna capire che il turismo è un’industria e ha bisogno di grandi numeri, quindi lusso e quantità devono procedere di pari passo come accade nelle Canarie, alle Baleari o sulla Costa adriatica della Croazia».

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